di Alessandro Tommasi
È risaputo che i polpi, pur essendo degli invertebrati, animali in un certo senso considerati inferiori, sono molto intelligenti. Sono dotati di otto centri nervosi indipendenti che agiscono ognuno per proprio conto, hanno una deambulazione a reazione non particolarmente veloce, ma possiedono doti mimetiche straordinarie che compensano la relativa lentezza negli spostamenti. Nella caccia mettono in atto delle strategie che denotano astuzia non comune.
Si conoscono esperimenti fatti in diversi acquari volti a dimostrare le grandi capacità di questi animali che, specialmente quando si tratta di cibo, si industriano in ogni modo, dimostrandosi capaci di svitare barattoli contenenti potenziali prede e di altre amenità del genere (leggi l’articolo Studi sul comportamento del polpo all’Acquario)
Un episodio significativo è capitato alcuni giorni fa anche nel nostro Acquario Mediterraneo della Costa D’Argento ed ha visto protagonista il nostro polpo POLDO.
Poldo viveva in una vasca da solo, perché la convivenza in acquario con altre specie risulta pressochè impossibile senza quotidiani “lutti”. La vasca del polpo gode di vista panoramica su un’altra vasca nella quale convivono alcune specie di crostacei: un’aragosta, tre magnose ed una grancevola. Probabilmente, dopo alcuni mesi di osservazione delle potenziali succulente prede, il nostro eroe ha deciso di evadere per godersi una notte brava. Ha fatto scorrere il pannello che chiude la parte superiore della vasca, è uscito dall’acqua, è arrivato sul pannello analogo della vasca adiacente, lo ha fatto scorrere per aprirlo e si è “tuffato” nel nuovo ambiente. La mattina è stato trovato da uno dei nostri volontari mentre placidamente si godeva la digestione della povera grancevola responsabile di averlo “provocato” per molti mesi. Suo malgrado è stato riportato gentilmente nella sua vasca prima che potesse combinare altri guai.
[nella foto: Polpo in vasca © Alessandro Tommasi]